Secondo summit nazionale delle diaspore per la cooperazione italiana

Sabato 15 dicembre 2018 si tiene a Milano la seconda edizione del Summit Nazionale delle Diaspore per la Cooperazione, il più importante evento nazionale dedicato agli incontri e alla condivisione di esperienze e buone pratiche tra i membri della diaspora in Italia, il sistema della cooperazione internazionale, la politica e il mondo economico. Titolo dell’incontro è “Insieme, per esserci, conoscersi, costruire”. Saranno infatti l’una accanto all’altra le voci dei più alti referenti istituzionali e territoriali – Emanuela Claudia del Re, viceministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale; Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano ; Leonardo Carmenati, direttore vicario dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale; Marco Lombardo, assessore del Comune di Bologna – e quelle dei referenti delle comunità straniere e delle nuove generazioni impegnate in politica, nell’arte e nella cultura: Angelo HU, l’italo-cinese consigliere comunale di Campi Bisenzio (Fi); Re Salvador, tra gli autori della serie “Baby”; il rapper afroitaliano Tommy Kuti, oltre a rappresentanti del mondo della ricerca, delle Ong e del Terzo settore.

L’evento è uno dei momenti salienti del progetto Summit Nazionale delle Diaspore 2018-2019, un percorso di incontri e formazione sul territorio nazionale, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, dalla Fondazione Charlemagne e dalle Fondazioni di origine bancaria italiane che promuovono l’iniziativa Fondazioni for Africa Burkina Faso; realizzato in partnership con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Gruppo Migrazione e Sviluppo del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo e con Studiare Sviluppo. Il progetto gode inoltre del supporto tecnico di CeSPI e Associazione Le Reseau e della mediapartnership con l’Agenzia di Stampa Dire. L’evento è ospitato dal Comune di Milano.

Diaspore e cooperazione italiana, imprese e partenariati, comunicazione e nuove generazioni sono gli assi tematici della giornata, che disegnano una visione della migrazione molto diversa da quella a cui siamo abituati: non emergenza da contenere ma risorsa da coltivare come motore di cambiamento e di sviluppo economico, sia per il nostro paese che per i paesi di origine delle comunità migranti. Sono i dati a dirlo.

 Nel 2017 l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo del nostro Governo ha destinato 5,7 miliardi di euro, pari allo 0,29% del Reddito Nazionale Lordo, ai paesi emergenti. Un aiuto che è cresciuto negli ultimi anni e che si traduce in attività di cooperazione finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei paesi partner, in Africa, in Asia e in America Latina, a partire dalla lotta alla povertà e alle disuguaglianze.

Nello stesso anno il volume complessivo delle rimesse inviate dai migranti presenti in Italia verso i loro paesi di origine ha superato i 5 miliardi di euro (fonte Idos). Anche in questo caso si tratta di denaro destinato, almeno in parte, a investimenti e sviluppo dei paesi di origine, non solo ai consumi locali.

 Accanto a questi flussi che vanno dall’Italia ai paesi emergenti, bisogna però considerare anche l’apporto che i lavoratori migranti espressione delle diaspore danno all’economia italiana.

I 2,4 milioni di lavoratori regolari stranieri in Italia, ossia il 10,5% del totale dei lavoratori, producono un valore aggiunto pari a 131 miliardi, ben l’ 8,7% del Pil nazionale. E i 691.000 Imprenditori immigrati rappresentano il 9,2 % del totale degli imprenditori in Italia, dato in crescita del 16,3% negli ultimi cinque anni (fonte: Fondazione Moressa). Le risorse prodotte dai lavoratori regolari stranieri contribuiscono quindi a mantenere l’equilibrio del sistema economico e pensionistico italiano.

 E mentre i media diffondono prevalentemente storie drammatiche, di sbarchi ed esclusione sociale, la maggior parte della popolazione straniera si è inserita nel tessuto sociale in maniera sempre più strutturale: più di un quarto dei residenti stranieri (oltre 1,3 milioni di persone) è nato in Italia e nel 2017  147mila persone hanno acquisito la cittadinanza italiana. 

 E’ questa Italia che il Secondo Summit Nazionale delle Diaspore per la Cooperazione vuole valorizzare e raccontare. Affrontando un quadro complesso della Migrazione e del suo ruolo primario nella Cooperazione allo Sviluppo, i panel e i 3 tavoli tematici della giornata rappresentano una opportunità unica di dialogo e confronto.

 

 

Link: www.summitdiaspore.org