L’ESBG – European Savings and Retail Banking Group ha presentato oggi il report “Keep it simple. Roadmap to reset”, per incoraggiare un riassetto strategico del modo in cui l’Ue sviluppa la propria regolamentazione finanziaria. Il report si può scaricare a questo link: https://www.wsbi-esbg.org/wp-content/uploads/2025/06/ESBG_Manifesto2025_A4_V1_Singles.pdf
Il presidente di ESBG, Nicolas Namias, ne spiega le ragioni in questo editoriale.
Le casse di risparmio e le banche territoriali europee sono pronte a finanziare le transizioni dell’Europa.
Le regole lo sono altrettanto?
di Nicolas Namias
Presidente dell’European Savings and Retail Banking GroupPer alimentare la trasformazione dell’Europa, i cittadini europei hanno bisogno di una regolamentazione che sia fonte di ispirazione e che cominci davvero a tracciare il percorso verso la prosperità. L’attuale quadro normativo in ambito bancario è stato concepito esclusivamente per garantire la stabilità finanziaria. Oggi, però, i nostri obiettivi devono andare oltre. È necessario rafforzare la sovranità, finanziare l’autonomia strategica e consentire alle istituzioni finanziarie di concentrarsi sulle loro missioni principali: finanziare l’economia e le transizioni in atto, siano esse ambientali, digitale, demografiche o geopolitiche.
Le casse di risparmio e le banche territoriali stanno assolvendo pienamente questa responsabilità, garantendo un finanziamento efficace dell’economia e delle transizioni. Lo fanno attraverso un modello territoriale, universale e relazionale: un modello fondato sulla prossimità alle persone e alle comunità, che serve ogni tipologia di clientela con un’offerta completa di servizi bancari e fornisce un supporto di lungo periodo. Eppure, questo contributo fondamentale è oggi messo in discussione: una regolamentazione eccessivamente complessa o non allineata alla realtà operativa riduce la competitività del settore bancario europeo e ne limita la capacità di rispondere a queste sfide cruciali. Di conseguenza, compromette anche la nostra futura prosperità.
È proprio per questo che l’European Savings and Retail Banking Group (ESBG) ha pubblicato una roadmap completa per un “reset” normativo. Una roadmap chiara, orientata all’azione. Essa propone un modello in cui la regolamentazione abbia uno scopo definito, una portata proporzionata e un allineamento con la realtà economica. Le proposte contenute nella roadmap sono strutturali e fondate sull’esperienza concreta delle banche che operano nell’attuale architettura giuridica e di vigilanza.
L’ESBG raccomanda un approccio che riconosca la diversità dei modelli bancari presenti nel sistema europeo. In particolare, le casse di risparmio e le banche legate al territorio europee servono comunità territoriali spesso trascurate da altri operatori finanziari.
La roadmap dell’ESBG invita inoltre a semplificare le aspettative di vigilanza e a eliminare quelle misure ridondanti che aumentano la complessità normativa senza generare benefici concreti, così come gli obblighi di rendicontazione sovrapposti imposti da diverse autorità.
Invece di continuare ad accumulare regolamentazioni, l’ESBG propone che ogni nuova norma sia sottoposta a un “financing the economy test”: un filtro che valuti se la misura in questione facilita o ostacola il flusso di credito verso famiglie e PMI. L’associazione chiede inoltre che la competitività venga formalmente riconosciuta come obiettivo della vigilanza.
Se l’Unione Europea vuole un sistema bancario in grado di realizzare le sue priorità, deve partire da un quadro regolamentare che consenta alle banche di agire. L’iniziativa della Commissione Europea “Un’Unione più coraggiosa, più semplice e più agile” rappresenta finalmente un’apertura attesa da tempo. Il report “Keep it simple. Roadmap to reset” curato da ESBG vuole essere un contributo a questo processo.
La semplificazione non è una nota a margine della regolamentazione: è una decisione politica sul modo in cui l’Europa intende finanziare il proprio futuro, la transizione verde, la trasformazione digitale, l’evoluzione sociale e l’autonomia strategica.
Con questa opportunità di semplificazione, l’Europa è pronta a scrivere un nuovo capitolo.