Intervento del Presidente Sergio Mattarella

Il contributo che date alla stabilità finanziaria – elemento prezioso per i risparmiatori italiani e, di conseguenza, per l’intero nostro Paese – anche nella vostra qualità di investitori di lungo termine, fa delle Fondazioni una delle ancore su cui l’Italia può contare per il suo futuro”.

 

“Le Fondazioni, corpi intermedi tra cittadini e istituzioni, con forte vocazione territoriale, attente al patrimonio di valori delle comunità locali, favoriscono il benessere delle comunità e contribuiscono allo sviluppo del Paese”.

 

 

Giovedì 7 giugno 2018 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto a Parma al XXIV Congresso Nazionale delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio Spa.
Questo il testo integrale del suo intervento:

 

Rivolgo un cordiale saluto a tutti, al Presidente della Regione, al Sindaco, a tutte le autorità, al Presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, al Presidente di Cariparma, Gino Gandolfi, al Presidente di Monteparma, Roberto Delsignore.

Vorrei, attraverso il Sindaco, rivolgere un saluto alla città e a tutti i suoi cittadini.

Poco fa il Sindaco ha messo in evidenza il contributo di grandi personalità fornito al nostro Paese, la storia di questa città, le tante eccellenze che caratterizzano i suoi aspetti e, tra questi, quella dell’arte e della cultura; ed essere capitale della cultura per il 2020 sarà una grande occasione che Parma ha pieno titolo per esprimere e manifestare.

Sono lieto di dirle – Sindaco – che sarò lieto di essere presente per una visita a Parma in quell’occasione, in quella qualità.

Sono davvero lieto di salutare questo 24º Congresso delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di risparmio.

La vostra esperienza trova origine nell’intendimento di tutelare i piccoli risparmiatori e di finanziare le imprese.

Vi è un collegamento stretto tra depositi e investimenti nei territori. Il Presidente Guzzetti – a cui esprimo un sincero apprezzamento per la guida sapiente e lungimirante che ha espresso nell’Acri – ha ricordato poc’anzi l’evoluzione che ha caratterizzato le Fondazioni di origine bancaria che hanno svolto, in questi anni, funzioni preziose di integrazione, talvolta anche di supplenza, di missioni pubbliche, accompagnando, nel contempo, trasformazioni strategiche del ruolo di importanti banche italiane.

Operano, quindi, in prezioso e accorto equilibrio, dalla capacità di rappresentanza, di ascolto, di guida di innovativi processi locali da un lato, e dall’altro il ruolo di protagonisti significativi come investitori avveduti.

Nel dibattito che ha accompagnato la loro trasformazione – tuttora in atto – le Fondazioni sono state definite ‘soggetti di organizzazione delle libertà civili’, dunque veri e propri enti intermedi, non mere agenzie espressione di interessi raccolti nelle istituzioni locali, bensì manifestazioni plurali della società civile.

La scelta del tema di questo appuntamento, ‘identità e cambiamento’, attesta la consapevolezza di questo percorso di trasformazione; consapevolezza cresciuta nel tempo e messa bene in evidenza dal Presidente Guzzetti.

Dunque attori, e non spettatori, del cambiamento, nello svolgere la missione di tutela dei patrimoni nati dalla volontà dei cittadini, di difesa del risparmio, del suo impiego per obiettivi che sappiano essere di crescita economica e di inclusione territoriale, culturale e sociale.

In questo senso sono le iniziative promosse nell’ambito della vostra Associazione: dall’attenzione al Mezzogiorno, all’housing sociale, dal fondo di contrasto alla povertà educativa minorile, agli interventi nel continente africano, alla partecipazione della Cassa depositi e prestiti.

Il contributo che date alla stabilità finanziaria – elemento prezioso per i risparmiatori italiani e, di conseguenza, per l’intero nostro Paese – anche nella vostra qualità di investitori di lungo termine, fa delle Fondazioni una delle ancore su cui l’Italia può contare per il suo futuro.

Le Fondazioni, corpi intermedi tra cittadini e istituzioni, con forte vocazione territoriale, attente al patrimonio di valori delle comunità locali, favoriscono il benessere delle comunità e contribuiscono allo sviluppo del Paese.

In questo modo le Fondazioni affermano il ruolo delle autonomie sociali e territoriali, in adempimento del principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della nostra Costituzione che, come ben ricordiamo, quest’anno celebra i settant’anni della sua entrata in vigore.

Questa che interpretate è una rete preziosa che collega il ricco tessuto rappresentato dalle organizzazioni raccolte in quello che si è affermato come terzo settore con le altre forze della società italiana, rafforzando il senso della cittadinanza.

La Repubblica vi è grata per il vostro lavoro. Auguri e buon congresso.

 

Tratto dal sito: www.quirinale.it