Covid-19, il percorso delle Fondazioni durante e dopo l’emergenza

Dopo aver garantito risorse straordinarie per sostenere l’assistenza sanitaria e la cura delle fasce deboli nella fase acuta della pandemia da Covid-19 (oltre 130 milioni di euro tra stanziamenti e raccolte fondi), dall’inizio di maggio le Fondazioni di origine bancaria hanno ricominciato a intervenire sui territori per accompagnare le comunità in percorsi verso una “nuova normalità”. Nella Fase 2 le Fondazioni hanno ripreso la loro attività antecedente l’emergenza: sono al fianco del mondo della cultura, della scuola, del sociale, della ricerca, dell’innovazione per immaginare nuove forme di convivenza con cui ricominciare le attività e ripartire tutti insieme.

In tutti questi settori si esprimono le diverse anime della nostra società e tutte trovano nelle Fondazioni interlocutori attenti, capaci di valorizzare progettualità innovative per il bene comune. Soggetti che non solo garantiscono il necessario sostegno economico, ma che sono in grado di aggregare interlocutori diversi per rendere gli interventi maggiormente efficaci, che mettono a disposizione competenze, progettualità, relazioni: tutte componenti di cui c’è e ci sarà ancor di più, nei prossimi mesi, tanto bisogno.

«I prossimi mesi saranno decisivi – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente Acri –. La “ripartenza” non sarà una mera operazione di ristabilimento dello scenario precedente: siamo chiamati, tutti insieme, a immaginare nuovi scenari per costruire comunità sempre più solidali, sostenibili e inclusive. Perché questa nuova crisi rischia di acuire le disuguaglianze nella nostra società e, se non interveniamo decisamente, il prezzo principale lo pagheranno, come al solito, i soggetti più deboli. Le Fondazioni di origine bancaria saranno chiamate a dispiegare tutto il loro potenziale, accompagnando – come hanno sempre fatto – i loro territori e il Paese in nuove sperimentazioni».

Perché questa crisi rischia di acuire le disuguaglianze e si dovrà quindi continuare a fronteggiare vecchie e nuove povertà. In primis quella educativa, che le Fondazioni presidiano da tempo con il loro vasto programma del Fondo per il contrasto della povertà educativa, che non ha smesso di essere operativo anche in questi mesi e ha anzi rimodulato i suoi interventi.

Inoltre, nei prossimi mesi le Fondazioni continueranno ad essere al fianco del Terzo settore, anche con la nuova “Iniziativa Sollievo”, che garantisce finanziamenti agevolati a tutte le organizzazioni non profit del Paese.

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Qui una rassegna delle iniziative realizzate dalle Fondazioni per rispondere all’emergenza

Qui i dettagli dell’Iniziativa Sollievo che prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati alle organizzazioni del Terzo settore